Accertamento presso PVR effettuato a Messina
FATTO
In data xx.xx.2019, veniva contestato presso un PVR sito a Messina, l’illecito amministrativo in quanto il PVR installava e connetteva alla rete internet nr. 1 (uno) pc-case in violazione del Decreto Legge nr. 158/2012, convertito nella legge apparecchiature che, attraverso la connessione telematica consentono ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line, privi di qualsiasi concessione o autorizzazione rilasciate dalle competenti autorità.
Venivano rinvenuti dei ticket che riportavano il codice fiscale del titolare del PVR. Quest’ultimo, con separato atto, veniva sanzionato amministrativamente in violazione del Decreto Legge nr. 158/2012, convertito nella legge nr. 189/2012, cosiddetta “Legge Balduzzi”, all’art.7 comma 3 quater, che vieta la messa a disposizione di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica consentono ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari on-line, privi di qualsiasi concessione o autorizzazione rilasciate dalle competenti autorità.
Si precisa altresì, che al momento dell’intervento non è stata trovata alcuna persona intenta a giocare.
Tutto il materiale sottoposto a sequestro viene custodito presso gli uffici del Reparto in intestazione a disposizione dell’Autorità procedente.
CONTESTAZIONE LEGALI
In fase di dibattimento veniva dimostrato dai nostri legali che i ticket erano riconducibili a ricariche vendute dal PVR e per questo il riferimento del codice fiscale delle stesse era riconducibile al titolare del PVR.
Veniva ribadito quanto già evidenziato dai militari ossia che non erano presenti giocatori all’interno del PVR e pertanto non era stata fatta alcuna sanzione.
In terza battuta i legali facevano notare che il PVR aveva un regolare contratto con un concessionario autorizzato da ADM con sede all’interno dell’U.E.