“Le percentuali sul fenomeno della ludopatia dovrebbero essere quanto meno gestite evidenziando verso quale offerta di gioco è indirizzata l’attenzione dei giocatori a rischio”. E’ quanto sottolinea ad Agimeg Salvatore Vullo, titolare Kogem, intervenuto al Convegno “A Che Gioco Giochiamo”, che si è tenuto all’Università di Salerno promosso dall’Osservatorio internazionale sul gioco. “Ho avuto la possibilità di confrontarmi direttamente con la rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità che ha presentato i risultati dell’analisi pubblicati nella prima indagine nazionale. Durante la visione dettagliata delle Slide, non riuscivo però a comprendere la tipologia di giocatore preso a campione, pertanto ho voluto meglio capire come fosse avvenuta la ricerca e come si fosse giunti al 36,4% degli italiani che hanno giocato almeno una volta nell’ultimo anno. Più nello specifico ho chiesto se la ricerca riguardasse i giocatori che giocano attraverso sistemi legali o comprendesse un ‘campione’ di soggetti che giocano anche o solamente attraverso portali non autorizzati e alla mia domanda è stato risposto che questa indagine riguardava tutti i giocatori che utilizzano sistemi di gioco autorizzati e non”. Vullo ha anche sottolineato che la percentuale del 36,4% comprende “tutta l’offerta dei giochi. Anche in questo caso, credo sia fondamentale avere una presentazione dettagliata, in modo da comprendere l’incidenza del gioco online su questa percentuale. Entro tale percentuale, infatti, secondo l’analisi dell’ISS, rientrerebbero tutti i giocatori che hanno giocato anche 1 sola volta durante un anno, una finestra temporale ampia, non solo attraverso portali di scommesse, ma con qualsiasi tipologia di gioco esistente in Italia. Sono più che convinto che in un periodo così delicato per il settore delle scommesse legali, sia fondamentale avere dati più dettagliati che facciano comprendere in primo luogo il numero di giocatori rapportato alla tipologia di gioco e soprattutto in che modo è ripartita la percentuale di scommettitori ludopatici che utilizzano portali di gioco autorizzati e non autorizzati”.
“Negli ultimi anni – ha dichiarato ancora il titolare di Kogem – è stato svolto un lavoro enorme da parte di ADM e da ogni singolo concessionario per implementare sistemi atti a tutelare sempre più il giocatore ed avere dei dati precisi servirà ancor più a comprendere se il gioco legale si muove nella giusta direzione o se occorre ancora intervenire con dei correttivi. Lavorando in sinergia con tutti gli enti che, oltre ai Concessionari autorizzati da ADM, tutelano i giocatori e attraverso una ricerca dettagliata rappresentata attraverso percentuali specifiche per tipologia di gioco e settore, si potrà sicuramente migliorare ancor più il lavoro già svolto negli anni, sperando in futuro di poter contare ancora sulla pubblicità, fondamentale a far conoscere, attraverso una comunicazione mirata, l’offerta di gioco Legale”. lp/AGIMEG